Partiamo dal fatto che dal dopoguerra in avanti, ovvero 60 anni fa circa, non si faceva il marketing e non si sapeva nemmeno cosa fosse.
A quel tempo non ce n’era semplicemente bisogno, infatti, sul mercato non c’era molta offerta. Qualsiasi negozio veniva avviato era l’unico, o quasi, nella zona o nel raggio di km. Le persone si spostavano anche molto meno rispetto ad oggi, e questo garantiva prosperità ad una attività, che era il punto di riferimento del paese e delle persone che lo abitavano.

Le cose cambiano...
Le cose hanno iniziato a cambiare con l’era industriale. Le persone hanno iniziato a spostarsi molto di più rispetto a prima e hanno iniziato ad esser presenti sul territorio molte più pizzerie, bar, panetterie e attività varie. La concorrenza ha iniziato ad aumentare, quindi i prezzi hanno iniziato a scendere (escludendo il discorso inflazione ovviamente).
Con l’inizio della lotta alla concorrenza, sono iniziate anche le prime forme di offerte per attrarre più clienti degli altri. Sconti, crediti, pagamenti dilazionati e qualsiasi espediente per riuscire a vendere più degli altri, allo stesso tempo danneggiando la salute dell’azienda.
E’ iniziato il gioco al ribasso, ovvero la lotta ad abbassare sempre di più il prezzo, in quanto era lo strumento numero uno che potesse permettere a quei tempi di attrarre gente nell’attività. Cosa che continua ancora oggi.
Il punto è che oggi non basta più dire “il mio prodotto è buono e costa poco”. Hai mai sentito dire “il mio prodotto è buono e costa il giusto”? Immagino di no…

Il marketing nasce per spiegare il nostro messaggio differenziante alle persone. Perchè il cliente dovrebbe scegliere me rispetto ai miei concorrenti o semplicemente al non fare nulla?
In Italia, dove siamo indietro di anni rispetto al resto del mondo, alcuni imprenditori vedono male la parola marketing, perchè in primis non conoscono l’argomento, e al secondo punto, sono convinti che se un prodotto o un’azienda valga, non abbia bisogno di pubblicizzarsi.
Tutto il contrario, se un’azienda non si pubblicizza la gente non saprà mai della sua esistenza e della bontà del suo prodotto, quindi sarà destinata a fallire. Pubblicizzarsi non è, però, inteso come un’attività a perdere, dove non sai per un’azione l’effettivo ritorno sull’investimento.
Nel marketing, a maggior ragione oggi e in particolare per le piccole e medie imprese, viene misurato il ritorno economico in modo sistematico con alcune metriche di misurazione che sono presenti ad esempio su Facebook o su Google.
Se non sei una grande impresa con budget a perdere, ma una piccola o media che vive con il suo flusso di cassa, devi avere modo di monetizzare fin da subito i risultati della tua sponsorizzazione. Devi analizzare i numeri in modo da sapere quanto ti porta una campagna marketing in termini di conversione e di profitto, al netto delle spese.
Il marketing si evolve nel tempo!
Non è un’attività statica, ma in continuo cambiamento. Man mano che le persone imparano a conoscerlo e applicarlo, bisogna continuare a studiare in modo da potersi posizionare sempre meglio. E’ per questo motivo che io e il mio team spendiamo cifre a 4 zeri ogni singolo anno, in modo da aggiornarci ed essere sempre un passo avanti.
Un esempio di evoluzione, anche se in questo caso è leggermente diverso, è l’ultimo aggiornamento che ha fatto Apple a IOS14, che ha reso il tema del tracciamento sui siti e della privacy una gatta da pelare. Ne parleremo in uno dei prossimi articoli!
Oggi, tuttavia, si palesano tanti formatori che si autoproclamano i nuovi guru del marketing, con strategie nuove che nessuno aveva usato fino a ieri…nel più dei casi, quelle strategie non le usa nessuno perchè non funzionano, quindi attenzione anche a questi signori!
Il marketing è multi-canale!
Bisogna avere più fonti dalle quali attingere, una non basta. Ecco perchè è sbagliato usare solo Facebook ad esempio. Alcuni dei nostri canali non sono di nostra proprietà, come ad esempio il business manager di Facebook o l’account di Google Ads. Potremmo fare degli errori, violare involontariamente delle policy e, in quel caso, i nostri account potrebbero essere bloccati.
Questo ci recherebbe un grosso problema, perchè si fermerebbero le nostre fonti di acquisizione clienti.
Vuoi scoprire quali canali usare per il tuo e-commerce? Segui il nostro blog e lo scoprirai!!

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