“Coma mai i conti non tornano? Spendo di più di quello che guadagno per ottenere un cliente…come è possibile?”
“Io ho solo un prodotto…posso aprire il mio e-commerce?”
“La Partita Iva? No, non la ho messa, ma tanto, chi vuoi che mi becchi…” (citazione prima di ricevere 5.000€ di multa il giorno dopo)
Queste sono tre delle tipiche affermazioni che sento, quando mi interfaccio con alcuni imprenditori nelle nostre consulenze…
Oggi parleremo dei 7 errori da non fare, se vorrai che il tuo e-commerce sia longevo!
Ti farò una lista di quegli errori più comuni che, purtroppo spesso, vengono presi per banali, ma che non lo sono, e rischiano di farti chiudere o farti buttare via molti soldi!!

1) Non avere un Business Plan
Spesso e volentieri non viene fatto un piano finanziario, con i costi e i ricavi previsti, legati all’e-commerce. Non viene fatta una pianificazione dei numeri principali, dei costi fissi e delle spese variabili che andranno ad impattare sull’azienda. Oltre a questo, solitamente non vengono neanche pianificate le spese del marketing, che incidono molto sul piano finanziario di un’azienda che vuole crescere.
Quindi, è importante fare un business plan, stabilire gli obiettivi e le strategie per arrivare a raggiungere i propri obiettivi!
2) Sito self-made
Spesso il sito è fatto “in casa”, quindi con le proprie mani, magari inesperte. Vengono inserite immagini sgranate, video brutti da vedere, o del materiale in bassa qualità.
Non viene tenuta in conto la struttura che oggi deve avere un sito!
Molte volte non ci sono delle “call to action“, ovvero degli inviti a fare un’azione, come quella di registrarsi e lasciare la propria email per scaricare un contenuto di valore, piuttosto che un pulsante di acquisto ben visibile; oppure c’è unicamente un pulsante per tutta la pagina!
Spesso mancano i contatti, non c’è la storia del brand, piuttosto che dei testi scritti in chiave persuasiva, che spingano un possibile cliente a scegliere la nostra azienda piuttosto che un’altra.
Un’altra delle tantissime parti del sito che possono mancare sono le recensioni. Se non ci sono queste ultime, come faranno le persone a fidarsi di noi?
Oppure ci sono troppi passaggi nel carrello che dividono la pagina prodotto dalla pagina di acquisto. A volte c’è disordine nella home, nella pagina di acquisto e in generale nel sito.
C’è la presenza nella descrizione prodotti di errori grammaticali, di battitura o semplicemente le descrizioni sono fatte male.
Il sito potrebbe essere lento, oppure potrebbe non essere ottimizzato per la versione desktop, piuttosto che mobile (computer e telefono).
3) Mancanza dell'inquadramento fiscale
A volte manca la partita iva sul sito. Puoi anche essere alla prima esperienza, ma è fondamentale essere fiscalmente a posto. Abbiamo già parlato con un commercialista e registrato un video insieme su questo, quindi se te lo sei perso puoi trovare l’articolo con il video qui!
4) Fare errori nel marketing
Spesso non viene stabilito un corretto pubblico target, non viene creato un avatar cliente, per capire quali sono i suoi gusti, i suoi problemi e bisogni.
Oppure si tende ad utilizzare solo Facebook per il proprio business, qualunque esso sia. Non viene neanche considerato l’utilizzo di Google, ad esempio, affiancato a Facebook. Alcuni prodotti sarebbero molto più facili da venderli su google, in quanto tra l’uno e l’altro ci sono due grosse differenze: su Google si ricerca la soluzione ad un bisogno specifico. Mi serve una soluzione specifica per un problema, la cerco su google. Invece, per quanto riguarda Facebook, si punta ad un acquisto emozionale. Si cerca di stimolare un bisogno latente. Va da sè, che se il tuo prodotto è riferito ad uno specifico pubblico con uno specifico problema, riuscirai ad ottenere molti più risultati da Google!
in ogni caso, è sbagliato usare solo un canale per la nostra attività. Questo, potrebbe esporre il nostro business a dei problemi, come ad esempio con il Ban, ovvero il blocco di tutte le nostre campagne marketing. Una volta bloccati gli annunci a pagamento e le tue pagine social, se hai un solo canale, come farai a vendere? Questo farà si che il tuo marketing sia anche discontinuo, che è un altro grave errore.
Un altro punto focale, è la brandizzazione del sito. Solitamente manca un messaggio di forte identità. Questa mancanza fidelizzerà meno le persone e porterà alcune a non fidarsi del tuo prodotto/servizio.
Un altro errore grave riguarda la mancanza del Pixel sul sito: cos’è il pixel? E’ un codice che viene usato per tracciare le persone che passano sul tuo sito in modo da poterle targhettizzare successivamente nelle nostre campagne, cercando di concretizzare il loro interesse. Anche la presenza ma il non utilizzo di questo strumento comporta una grave mancanza per un sito.
In ultimo, per quanto riguarda il marketing, potresti commettere un errore semplicemente rivolgendoti a professionisti sbagliati, oppure gestendo il marketing self-made. Per poter emergere nel mondo digitale non basta più la presenza: ci vogliono dei professionisti del web che conoscono il loro mestiere e le dinamiche dell’online. Noi siamo a disposizione, e puoi contattarci per richiedere una consulenza gratuita cliccando qui!
5) Creare un sito web o un prodotto non scalabile
Questo vuol dire avere limitazioni sulle quantità di prodotto che posso erogare, quindi un numero massimo di pezzi. In questo caso il business non è scalabile, ovvero non può crescere più di tanto.
Stessa cosa vale per il sito. Devo fare in modo di avere un sito che possa supportare 100.000 persone, così come 1.000.000 di persone, senza bloccarsi, per permettere un buon utilizzo da parte del cliente.
6) Avere un servizio clienti scadente o ignorare le lamentele
Capirai da solo, che ignorare le lamentele è una strategia completamente sbagliata. Cerca di dare un servizio al di sopra delle aspettative al cliente. Per farti un esempio pratico: quante volte ti è capitato di chiamare una delle varie compagnie telefoniche, per risolvere un problema, che puntualmente non riesci a risolvere?
Un pessimo servizio clienti danneggia l’immagine della tua azienda. Cerca quindi di averne uno adeguato ed al di sopra delle aspettative.
Questo è uno dei punti fondamentali che ha condotto aziende del calibro di Apple ed Amazon, ad esempio, ad essere dove sono!
Personalmente ho scelto Apple proprio per questo motivo: sapevo che se avrei avuto un qualsiasi problema, sarei potuto andare all’Apple store e mi avrebbero risolto immediatamente il problema, arrivando anche a sostituirmi il dispositivo se necessario.
Amazon, invece, ti permette di avere spedizioni super veloci, resi facilmente accessibili e sono sempre presenti per qualsiasi problematica possa scaturire.
7) Non monitorare le KPI
L’errore qui è non monitorare le KPI, che sono degli indicatori. Ad esempio, per quanto riguarda il marketing, una KPI potrebbe essere la seguente: quanto mi costa un prodotto, quanto mi costa farlo arrivare al cliente e quindi quanto mi costa l’acquisto del cliente. In base a quello ho il mio margine. Oppure altre KPI riguardano i costi sostenuti nelle campagne pubblicitarie. Non approfondisco molto, perchè ne riparleremo in modo specifico in uno dei prossimi articoli!
Questi sono 7 degli errori più comuni, ma ovviamente ce ne sarebbero molti altri da menzionare…
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