Il mondo e-commerce sta crescendo tantissimo. Per questo motivo oggi approfondiremo il tema della fiscalità con un ospite speciale, il dott. Massimiliano Allievi, dottore commercialista specializzato in business digitali ed e-commerce!
Gli adempimenti fiscali sono molto importanti: oggi diverse aziende iniziano e poi si mettono a posto in un secondo momento. Attenzione a non fare questo errore, perchè si rischia di pagarlo con delle sanzioni molto salate.
Quali sono gli adempimenti fiscali che vanno messi in atto nel momento in cui un'azienda voglia approcciarsi ad aprire un ecommerce?
Intanto bisogna aprire partita iva, nel caso non la si abbia già…quella più semplice è la ditta individuale e necessita di 7/10 giorni per l’apertura. Questo, a meno che non siate più persone coinvolte nel progetto, e che sia un progetto di un certo tipo, con molto capitale. In questo ultimo caso si può aprire già una società.
In ogni caso, in seguito, normalmente con il commercialista, andranno date le varie comunicazioni di inizio attività alla camera di commercio, agenzia delle entrate, inps e il comune in cui aprirai la tua partita iva.

Puoi utilizzare la tua partita iva, se ne hai già una, anche se non è specifica per la vendita di prodotti online?
Si, ma andrà aggiunto un codice Ateco. Se hai un inquadramento come consulente, ad esempio, non potrai semplicemente inserire il numero di partita iva nel tuo store online. Dovrai, invece, contattare il commercialista, aggiungere un codice Ateco facendo la pratica in camera di commercio, ed una volta che avrai fatto questo passaggio, potrai usare quella stessa partita iva anche per vendere prodotti online.
Diverso è il discorso delle società, come ad esempio nel caso di una SRL o SRLS. Quando si costituisce una società, bisogna dichiarare quelle attività che potenzialmente questa società può fare, quindi l’oggetto sociale. Prima di andare ad aggiungere il codice Ateco, quindi, dovrai verificare che nell’oggetto sociale sia presente l’attività di commercio online. Se è presente, basta aggiungere un codice Ateco. Se non è presente, invece, dovrai andare dal notaio a modificare l’oggetto sociale, prima di poter iniziare l’attività di commercio online.
Chiaramente, è consigliato usare una partita iva già in tuo possesso, per non andare ad appesantire la tua situazione fiscale, quanto meno in una prima fase.
Quanto è importante aprire la partita iva prima di iniziare a vendere online?
C’è questa credenza in Italia del “prima guadagno e poi mi metto a posto”, che ci starebbe se non fosse per la normativa italiana che purtroppo dice tutt’altro, ovvero che la partita iva è uno strumento per fare l’imprenditore, non qualcosa che si fa nel momento in cui si è capito che si può guadagnare.
Quale è il rischio in cui possiamo incorrere se non siamo a posto fiscalmente?
I rischi sono molto elevati. Innanzitutto, le transazioni sono tutte tracciate, quindi si può risalire facilmente a quelle che sono state le tue vendite.
Le sanzioni sarebbero per non aver aperto la partita iva, per non aver versato contributi all’inps, per non aver versato l’iva (perchè l’attività non sarebbe calcolata in regime forfettario ad esempio, ma ordinario, quindi sarebbe richiesta l’iva su tutte le vendite) le tasse sui guadagni che saranno stati effettuati. In più si aggiungerebbero sanzioni su diversi ambiti: inps, tasse, iva, comunicazioni non fatte in tempo… Insomma sarebbe un bel problema nel caso in cui arrivasse un controllo. Un vero e proprio bagno di sangue.
Ci saranno delle novità nel regolamento, data la grande crescita del settore?
Potrebbero esserci delle novità. La più grande in questo momento sarà per chi vende in altri paesi europei.
Attualmente c’è una soglia di 35.000€ in ogni paese europeo, ma di base, se fai partire la tua merce dall’Italia, puoi usare per le vendite all’estero la tua partita iva italiana.
Questa soglia verrà abbassata e arriverà a 10.000€. Insomma notizie non molto positive.
Un’altra novità riguarda gli incentivi che verranno dati per chi vuole portare avanti un’attività di commercio online. Per via del Covid e per via del fatto che molte aziende sono in difficoltà, ci saranno degli incentivi per tutti coloro che vorranno portare la loro azienda online. Ne abbiamo parlato in un articolo sui bandi per e-commerce, vai a dare un occhio cliccando qui!
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